Superbonus 110% : gli impatti sul risparmio energetico, ambientale ed economico

Secondo un’indagine di Gabetti il risparmio energetico è del 34% (43% nei condomini) e quello di emissioni CO2 del 35%. Mentre la riduzione media della spesa a carico del condominio è del 70%

Tra i protagonisti del Decreto Rilancio, il Superbonus 110%, dal primo luglio, integra in modo significativo l’Ecobonus e il Sismabonus. Importanti incentivi fiscali, oggetto di cessione del credito, che fanno la vera differenza nella ristrutturazione del patrimonio immobiliare italiano, in gran parte obsoleto.  Ma qual è il loro impatto? Cerca di dare alcune risposte in tal senso l’analisi condotta dall’Ufficio Studi Gabetti, insieme a Gabetti Lab. Secondo lo studio (in allegato) l’abbattimento del fabbisogno energetico nei condomini è nell’ordine del 43%, così come il risparmio energetico è del 34% e quello di emissioni CO2 del 35%, mentre la riduzione media della spesa a carico del condominio è del 70% con il Superbonus.

Obiettivo della ricerca da un lato quantificare, attraverso l’analisi di 59 condomini (1.277 unità abitative) che hanno contrattualizzato interventi di riqualificazione energetica, il relativo risparmio dal punto di vista sia economico sia energetico, dall’altro dimostrare, quantitativamente, l’impatto sulla collettività in termini di una migliore qualità dell’aria.

Questo è stato possibile quantificando e comparando in termini numerici l’ammontare dell’abbattimento della CO2, della riduzione del fabbisogno energetico, del risparmio energetico e del costo dell’investimento in cessione per 17 condomini del campione che hanno già ultimato i lavori.

Infine, la ricerca evidenzia l’importanza dell’estensione all’incentivo del Superbonus 110%, simulando l’estensione della misura fiscale a 17 condomini che hanno manifestato l’interesse a rivedere i relativi progetti di rinnovo in tal senso.

RISPARMIO ENERGETICO MEDIO E RIDUZIONE DELLA CO2 PER UNITÀ ABITATIVA

I dati relativi al risparmio energetico medio per unità abitativa e della riduzione della CO2 sono stati ricavati ed elaborati a partire dall’analisi dei documenti di progetto allegati nella domanda di richiesta per l’ottenimento della misura fiscale.

Considerando un campione di 463 unità immobiliari, su cui sono stati eseguiti interventi di riqualificazione energetica, il fabbisogno energetico medio di partenza è risultato di 122,8 KWh/mq/anno, mentre quello di arrivo di 66,76 KWh/mq/anno, con un abbattimento del fabbisogno medio del 43%. Un secondo dato significativo che emerge dallo studio dell’Ufficio Studi Gabetti è la percentuale di risparmio energetico medio e il salto di classe energetica medio per le 463 unità immobiliari del campione. Grazie all’analisi dell’Attestato di prestazione energetica (APE) si è riusciti infatti a calcolare che il salto di classe medio è di 2,6 punti, mentre la percentuale di risparmio energetico medio è del 34%. Infine, un terzo dato che si è riusciti a ricavare attraverso l’analisi delle APE è la percentuale di risparmio medio di emissioni CO2 che, per le 463 unità immobiliari del campione, è circa del 35%. I dati relativi al risparmio energetico medio per unità abitativa e della riduzione della CO2 sono stati ricavati ed elaborati a partire dall’analisi dei documenti di progetto allegati nella domanda di richiesta per l’ottenimento della misura fiscale (APE pre e post intervento).